giovedì 21 gennaio 2016

Carnaroli e natura si autoesaltano nella Riserva San Massimo

Uno slogan del passato recitava, più o meno, che dalla buona terra nascono solo buoni frutti.
C'è del vero? Oppure sono è solo un motto etereo e pubblicitario?
 La naturalità della terra è difficilmente riscontrabile, la chimica non si vede, le lavorazioni post coltivazione non sono tutte alla luce del sole, le certificazioni spesso non danno speciali garanzie.

Eppure sono disposto a giurare il contrario. Me ne assumo l'onere. Perchè non è possibile che famiglie di daini e caprioli vivano tranquillamente in un ambiente deturpato e antinaturale, soprattutto se questo è localizzato a meno di quaranta km da Milano. E non sono solo sereni, ma si riproducono in maniera esponenziale, fanno bella mostra nel sottobosco di Ontani anche in pieno giorno. Loro che, come gli altri ungulati, sono animali notturni.

Dino Massignani non è il gestore di questo piccolo paradiso immerso nel Ticino pavese. Non è il contadino che trae nutrimento da queste terre. E non è il patron che amministra un incantevole lembo di verde, acqua, risorgive, fagiani, libellule e sottobosco fiorito.

E' il buon padre della Riserva San Massimo, con la testa in cielo e i piedi immersi dentro un territorio incontaminato.
E' il deus ex machina, che ha sognato e messo in atto la produzione di un autentico riso carnaroli all'interno dell'oasi, riuscendo ad ottenere sinergie naturali favolose.
Fauna, flora e produzione agricola si auto innescano, sviluppano, differenziano. Dino lavora, difende, vigila e riequilibra, quando e se è necessario.
Ottiene, dopo un ciclo vegetativo di sei mesi, la miglior varietà di riso, un chicco avorio, sodo, saporito, tenace, che fa onore ai migliori risotti. Chef stellati e non hanno iniziato a conoscerlo.

Il miglior modo per ringraziare Massignani è quello di assaggiare il suo gioiello.
Una volta fatto non si torna indietro.


Riserva San Massimo
http://riservasanmassimo.net/
Tel. 0382817239



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